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MINI DIZIONARIO ICONOGRAFICO CIMITERIALE

Oggi vi propongo un post che facilmente risulterà un po' più noioso degli altri, ma che ritengo fondamentale per approcciarsi nel miglior modo possibile alla parte artistica (e non solo) di un cimitero monumentale.

Sicuramente avrete notato che nelle statue o nelle lapidi cimiteriali ricorrono figure, simboli e oggetti particolari, talvolta persino bizzarri e che, in apparenza, non sembrano avere alcuna assonanza col luogo in cui ci si trova.
In realtà, come in ogni forma di arte, anche qui esistono un'iconografia e una simbologia accurata e precisa, con numerosi richiami religiosi, esoterici, culturali e personali.

Ecco quindi un piccolo e assolutamente limitato e parziale DIZIONARIO ICONOGRAFICO CIMITERIALE di alcuni dei simboli più comuni, che spero vi consentirà di "leggere" più facilmente ciò che vi circonda in un eventuale tour in un cimitero (ovviamente i riferimenti sono per il mondo occidentale e, soprattutto, europeo. In altre culture i significati dei simboli sono spesso molto diversi).

  • Alloro

Pianta sempreverde, è legata dunque al concetto dell'immortalità dell'anima.
Si trova poi sulle tombe di rappresentanti o protettori delle arti e sui monumenti funebri di condottieri e di uomini politici, in quanto arbusto tradizionalmente caro ad Apollo dopo la metamorfosi di Dafne.

Cimitero di Verona. Un bellissimo angelo accompagna l'anima dell'anziana donna morente, prendendola teneramente per la mano e sollevandola dal suo giaciglio.
Cimitero di Verona. Un bellissimo angelo accompagna l'anima dell'anziana donna morente, prendendola teneramente per la mano e sollevandola dal suo giaciglio.
  • Ancora

Spesso presente su tombe di persone legate per professione al mare. Rappresenta la fermezza nella fede e la costanza.

 

  • Angelo

Sicuramente una delle figure rappresentate più di frequente. Spesso sono posti su una tomba come protettori del defunto o accompagnatori dell'anima nell'aldilà, oppure vengono rappresentati addolorati o arrabbiati. In quel caso il loro compito è quello di raffigurare i sentimenti e le emozioni umane.
Talvolta si possono vedere con in mano una tromba, soprattutto sugli ingressi dei cimiteri, per richiamare il Giorno del Giudizio.
Sulle tombe dei bambini si trovano spesso angeli dalle fattezze infantili, a simboleggiare l'innocenza di chi è stato sepolto così prematuramente in quel luogo.

  • Cane

Simbolo di fedeltà, perlopiù coniugale. A volte, invece, è proprio la raffigurazione del cane del defunto, spesso posto ai piedi del proprio padrone, in un affetto e una fedeltà che vanno oltre la morte.

Cimitero di Staglieno, Genova. La rappresentazione di un cane, fedele alla sua padrona per l'eternità.
Cimitero di Staglieno, Genova. La rappresentazione di un cane, fedele alla sua padrona per l'eternità.
  • Cigno

Nella tradizione antica il cigno prima di morire emette un verso melodioso, quasi un canto. Per questo motivo si trova sulle tombe di poeti e cantanti.

Cimitero della Certosa di Bologna. Un angelo barbuto, già esso stesso raffigurazione del tempo, che tiene in mano una clessidra.
Cimitero della Certosa di Bologna. Un angelo barbuto, già esso stesso raffigurazione del tempo, che tiene in mano una clessidra.
  • Cipresso

Albero sempreverde, quindi con la stessa simbologia legata all'eternità dell'alloro

  • Civetta

Legata alla dea Atena, richiama la saggezza e la vigilanza. Richiama anche la notte, quindi il sonno, l'oblio della morte.

  • Clessidra

Simbolo dell'incessante e inarrestabile scorrere del tempo. Spesso può essere raffigurata anche alata, per sottolineare ancora di più la velocità con cui il tempo della vita umana voli via verso la morte.

  • Colomba

Nella tradizione cristiana la colomba è simbolo dello Spirito Santo e della pace. Il biancore del suo piumaggio e la sua delicatezza ne fanno inoltre un simbolo di dolcezza e di purezza.

Cimitero di Staglieno, Genova. Una colomba.
Cimitero di Staglieno, Genova. Una colomba.
  • Colonna spezzata

Esprime morte prematura, oppure del capofamiglia (la colonna portante, appunto, di una famiglia).

  • Conchiglia

Il richiamo di questo simbolo è legato alla tradizione greco - romana, che la vedeva associata agli organi genitali della donna, assumendo quindi un generico valore di fertilità, vita e, con l'avvento del Cristianesimo, resurrezione.

  • Cornucopia

Simbolo di abbondanza e fortuna, si trova su tombe di persone che hanno avuto grande successo e ricchezze nella vita.

  • Crisma

Questo monogramma è composto a partire dalle prime due lettere del nome greco di Cristo: X (Chi) e (P) Rho.
È dunque un chiaro simbolo cristiano, quanto la croce o le raffigurazioni di Gesù e la Madonna.

Tipperary, Irlanda. Uno stupendo e riccamente decorato esempio di croce celtica.
Tipperary, Irlanda. Uno stupendo e riccamente decorato esempio di croce celtica.
  • Croce celtica

Si tratta di un simbolo pagano incorporato nella cultura cristiana, unendo una croce e un cerchio, simbolo celtico dell’eternità. Poco comune nei cimiteri italiani, è invece diffusissima paesi anglosassoni e del Nord Europa.

  • Edera

Una delle piante più rappresentate nei cimiteri, sia scolpita che vera. Simboleggia l'amicizia, la lealtà, la fedeltà, ma soprattutto, essendo una pianta sempreverde e molto robusta, l'immortalità e la vita eterna.

  • Falcetto

Strumento agricolo per eccellenza, rappresenta dunque la dedizione al lavoro del defunto. Un'altra possibile interpretazione, invece, è il legame con l'immagine della morte.

  • Farfalla/Falena

Simbolo della metamorfosi dell'anima umana, che, da bruco strisciante sulla Terra, con la morte si trasforma ed ascende al Cielo. La falena a testa di morto, poi, sembra essere usata per indicare l’anima di un uomo morto violentemente.

  • Giglio

Simbolo di innocenza e purezza, frequente su tombe di bambini e giovani.

  • Leone

Simboleggia la forza, la nobiltà, il coraggio. Nella tradizione cristiana è poi simbolo dell’evangelista Marco ed è legato in generale alla Resurrezione di Cristo.

Cimitero di Verona. Uno dei due leoni posti all'ingresso del Cimitero. Uno dorme, l'altro invece si sta svegliando. Come si può immaginare, stanno a simboleggiare la risurrezione di Cristo, ma, soprattutto, sono i guardiani posti a sorvegliare il principale luogo di sepoltura dei veronesi (i quali, non a caso, chiamano scherzosamente il Monumentale "l'albergo ai du' leoni", dove, presto o tardi, tutti i cittadini andranno a soggiornare).
Cimitero di Verona. Uno dei due leoni posti all'ingresso del Cimitero. Uno dorme, l'altro invece si sta svegliando. Come si può immaginare, stanno a simboleggiare la risurrezione di Cristo, ma, soprattutto, sono i guardiani posti a sorvegliare il principale luogo di sepoltura dei veronesi (i quali, non a caso, chiamano scherzosamente il Monumentale "l'albergo ai du' leoni", dove, presto o tardi, tutti i cittadini andranno a soggiornare).
  • Lucerna

Nell’arte funeraria può rappresentare il legame del ricordo che rimane vivo (acceso) in coloro che restano.
Può essere posto anche come guida al defunto per uscire dalle tenebre della morte e ritrovare la luce eterna.

  • Obelisco

Legato alla tradizione egizia, riscoperta a partire dal '700. Per gli antichi egizi gli obelischi erano monumenti a Ra, il dio del Sole, e quindi portatori di messaggi di rinascita e di vita eterna.

  • Pecore e agnelli

Frequenti sulle tombe dei bambini, rappresentano la purezza e l'innocenza.

  • Piramide

Come per l'obelisco, il possibile richiamo è alla cultura egizia. Un'altra interpretazione, però, può essere legata ad una curiosa superstizione cristiana: si credeva, infatti, che la forma a piramide impedisse al diavolo di sdraiarsi sulle tombe. Lo scopo quindi diventa di protezione dalle forze del male.

  • Porta

Semi aperta o completamente chiusa, è un motivo che ricorre spessissimo nell'arte funeraria occidentale, sin dall'antichità. Indica il passaggio tra il mondo terreno e l’altro mondo, un aldilà dominato dalla luce di Dio o dalle tenebre e la dannazione, a seconda di quale vuole essere il messaggio. La porta semi aperta è quella portatrice di un messaggio più positivo, alludendo alla speranza di una nuova vita oltre quella soglia, dopo la morte.

Cimitero di Staglieno, Genova. Foglie di quercia scolpite, poste sulla tomba di Giuseppe Mazzini.
Cimitero di Staglieno, Genova. Foglie di quercia scolpite, poste sulla tomba di Giuseppe Mazzini.
  • Quercia

Una corona di foglie di quercia è simbolo di gloria militare, valore e successo. Nell'Ottocento viene spesso usata sulle tombe dei condottieri e degli eroi risorgimentali (vedi, nelle foto, la presenza di questo simbolo sulla tomba di Mazzini).

Si tratta, inoltre, di un importante simbolo massonico.

  • Rosa

Spesso posta sulle tombe di giovani donne, talvolta spezzata, soprattutto in caso di morte improvvisa e/o violenta.
Se è in forma di bocciolo, quindi un fiore non completamente sbocciato, il riferimento è ad un bambina.

Cimitero di Staglieno, Genova. Esempio di rosa scolpita in una statua dello stesso scultore della tomba di Maria Beruccini a Milano, Piero da Verona
Cimitero di Staglieno, Genova. Esempio di rosa scolpita in una statua dello stesso scultore della tomba di Maria Beruccini a Milano, Piero da Verona
Cimitero di Staglieno, Genova. Una rosa finemente scolpita.
Cimitero di Staglieno, Genova. Una rosa finemente scolpita.
  • Squadra e compasso

Spesso considerato simbolo massonico, può invece rappresentare anche la professione del defunto (quindi architetto, geometra o ingegnere) oppure il concetto più religioso di Dio - architetto.

  • Stretta di mano

Rappresenta in legame profondo che sopravvive alla morte, come un matrimonio o una forte amicizia.

Cimitero di Staglieno, Genova. Esempio di teschio.
Cimitero di Staglieno, Genova. Esempio di teschio.
  • Teschio/scheletro

Simbolo della morte e della caducità della vita.
Posto alla base di una croce, rappresenta la vittoria di Cristo sulla morte.

  • Torcia rovesciata

Sta a indicare che l'anima del defunto sta ancora bruciando nell'aldilà.

  • Urna

Simbolo funebre ereditato dall’antica Grecia, rappresenta il corpo umano come contenitore dell’anima. Spesso si vedono coperte da un velo o un drappo, in segno di lutto.

  • Uroboro

Serpente che si morde la coda, formando un cerchio perfetto. È simbolo della ciclicità del tempo e dell'eternità.


Per chi volesse approfondire meglio questi e altri simboli, uno dei siti più completi e precisi è questo: http://www.storiaememoriadibologna.it/certosa/simboli/s/order_NOME%20ASC/model_SIMBOLI/lingua_it/scenario_4/page_0/


Bibliografia:

 

Ino Chisesi, Dizionario iconografico dei simboli, BUR dizionari, 2005

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Commenti: 1
  • #1

    Human Races (lunedì, 30 dicembre 2019 13:41)

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